

Due microfoni. Un ospite. Trenta giovani rapiti dalle sue parole. È iniziato così il primo incontro di GIOvedì GIOrnalismo GIOvani, che si è tenuto giovedì 6 marzo presso l’Informagiovani di Cremona. L’iniziativa organizzata dalla redazione de L’Ora Buca punta a cercare spunti di riflessione e fonti per espandere la propria visione su argomenti giovani e formativi, come mezzo per far appassionare sempre più ragazzi all’ambito della comunicazione. Il primo ospite di questo progetto è stato Alberto Ciapparoni, speaker radiofonico per RTL 102.5 che, con le sue parole, è riuscito a trasmettere al pubblico in modo leggero e ammaliante la sua passione e dedizione per questo mestiere.

Ciapparoni ha da sempre avuto un sogno: quello di fare il giornalista. Questa passione lo ha portato a lavorare per RTL, in qualità di inviato politico parlamentare, seguendo cioè l’attività parlamentare che si svolge nei Palazzi Romani quali Montecitorio, Palazzo Madama, Palazzo Chigi e il Quirinale. Anche per la politica il giornalista ha avuto un’importante fonte d’ispirazione, questa volta rappresentata dalla sua famiglia. Nella chiacchierata organizzata dal L’Ora Buca, ha raccontato che la sua è stata una passione nata a tavola, dove si svolgevano la maggior parte dei discorsi inerenti alla materia con il padre e la madre.

Oltre ad essere un giornalista, Alberto Ciapparoni vanta nel curriculum la stesura di due libri, frutto dei suoi due più grandi interessi. “A spasso per Montecitorio”, pubblicato nel 2018, racconta di “curiosità e aneddoti a cui ho assistito durante tanti anni di presenza qua dentro, oppure che mi sono fatto raccontare dai colleghi più anziani. Ha una valenza ancora attuale perché comunque ti dà un’idea di Montecitorio, luogo in cui si svolge la maggior parte degli aneddoti che ho raccolto, come una città dentro la città, con le sue regole, con i suoi episodi belli e brutti, curiosi non curiosi, divertenti non divertenti, che ho tentato di raccontare in punta di penna in questo libro”. Il secondo libro racchiude invece il suo cuore laziale: “Tifosi laziali per sempre – il grande racconto della passione biancoceleste” è infatti la storia di 121 anni di lazialità, una storia lunga, famosa e intensa di cui questo libro porta alla luce i tratti meno conosciuti e le vittorie che hanno rappresentato al meglio una vita di fede calcistica.


Con una vita sociale, rapporti di amicizia e una famiglia alle spalle, Alberto Ciapparoni racconta la parte più complicata di essere un giornalista, in particolare un inviato. “Sono abbastanza vicino alla mia famiglia e questo consente una vita sociale quasi normale, ma poi ci sono figure diverse in questo mestiere dove le relazioni sono davvero complicate. Parlo di inviati di guerra, di chi è costantemente inviato oppure, fino a poco tempo fa, di chi semplicemente curava le pagine che si facevano nei giornali. Certamente se vuoi conciliare carriera e risultati lavorativi, devi fare scelte accurate e fare molti molti sacrifici”.
In linea con l’obiettivo degli incontri di avvicinare i giovani al mondo del giornalismo, lo speaker di RTL 102.5 ha fornito numerosi consigli e suggerimenti per gli adolescenti in sala. Per Ciapparoni la radio è uno degli strumenti fondamentali per diffondere informazioni e avvicinare i giovani alla politica. RTL ha infatti come fascia di maggiore ascolto quella che va dai 25 ai 36 anni, una fascia giovane che permette alla radio di essere strumento di diffusione e conoscenza.
Un altro consiglio destinato ai giovani giornalisti è quello che il cronista romano propone sul tema dell’oggettività. Un giornalista infatti, specialmente se si occupa di politica, è costretto la maggior parte delle volte a separare il racconto della notizia dal suo personale giudizio della notizia stessa. Ciapparoni vede l’oggettività come qualcosa di difficile da raggiungere, mentre reputa fondamentale la veridicità del racconto. “Trovo l’oggettività una chimera perché i fatti vengono interpretati sulla base delle proprie letture e trasmessi anche sulla base delle proprie visioni. Quello che è fondamentale, almeno a mio avviso, è la credibilità del racconto e della narrazione dei fatti che stanno avvenendo. Credo l’importante sia trasmettere la veridicità di se stessi, perché in realtà il lettore, o ascoltatore, è più intelligente di quanti molti credano e avverte questa credibilità. Se sei vero e credibile, in grado di dare la tua lettura sulla quale lo spettatore può essere o no d’accordo, sei riconosciuto come fonte autorevole. Nel tuo lavoro devi dimostrare di avere il credito, la stima e la veridicità di farlo bene”.

Alberto Ciapparoni, come tutti i giornalisti, è una persona con le proprie idee, i propri desideri e le proprie preferenze. Ciò che reputa importante nel suo lavoro è separare il racconto dal giudizio, a cui poi il giornalista è naturalmente destinato ad accostare una interpretazione.
Infine, alla richiesta di un consiglio per chi volesse intraprendere la carriera in ambito giornalistico, Ciapparoni fornisce un incoraggiamento a seguire le proprie passioni e i propri talenti. “Io penso che le passioni di ciascuno debbano essere perseguite fino alla fine, per cui se qualcuno ha questa passione deve armarsi di pazienza, determinazione e volontà. Cadrà molte volte, si rialzerà e se veramente lo vuole poi otterrà il suo sogno, che potrà avere forme diverse da quelle a cui inizialmente aveva pensato ma che comunque rientra sempre nell’ambito della comunicazione e del giornalismo”.

Sul finire della conferenza è stata poi la volta di invertire i ruoli dell’intervista ed è stato l’ospite a fare una domanda ai giovani presenti e collegati in diretta streaming. Ciapparoni ha chiesto il motivo per cui i giovani, fascia d’età per molti enigmatica, passano la maggior parte del tempo con gli occhi rivolti allo schermo di un telefono, ricevendo come risposte opinioni diverse e spunti di dibattito e pensiero che hanno ulteriormente arricchito un appuntamento molto interessante. Interesse che susciterà sicuramente il prossimo tema di GIOvedì GIOrnalismo GIOvani: la politica. Se ne parlerà giovedì 20 marzo, sempre dalle 14.30 nella Sala Conferenze dell’Informagiovani, con il cronista politico del quotidiano La Stampa, Niccolò Carratelli.
