È dalla fine del 2020 che riviste del calibro di Vogue e Billboard annunciano un grande ritorno dei primi anni 2000. I segnali d’esordio di questo riavvicinamento si riconducono a “tiktok”, il social in voga tra i giovanissimi e da cui hanno origine le nuove tendenze in fatto di moda, musica e lifestyle. La generazione Z, cioè gli utenti principali di questa piattaforma, hanno lanciato l’hashtag “y2k”(acronimo inglese che significa anni 2000) che conta ad oggi due milioni e centomila post, i cui contenuti interessano vari ambiti della vita quotidiana.
La moda è uno di questi. Se un millennial andasse a fare shopping oggi, gli sembrerebbe di fare un salto nel passato: gli scaffali dei marchi più in voga tra i teenagers presentano capi della loro adolescenza. Tute in velluto rigorosamente rosa con una frase divertente sul retro dei pantaloni, jeans a vita bassa (meglio se a zampa di elefante), top halter, minigonne, borse a baguette e ballerine sono solo alcuni degli abiti che l’hanno fatto da padroni sulle passerelle delle più recenti fashion week. Questa nuova tendenza non riguarda solo l’abbigliamento, ma anche make up e capelli: labbra lucide, ombretti con colori pastello o glitterati, un intenso uso del blush sul viso e fasce, clip e mollette nei capelli. Insomma la chiave di questi fashion trends è divertirsi ed osare realizzando abbinamenti anche stravaganti.
Il secondo ambito da tuffo nel passato è la musica. Olivia Rodrigo, YUNGBLUD e Willow Smith sono solo alcuni dei nomi degli artisti esordienti che stanno contribuendo al ritorno del pop-punk molto diffuso nei primi anni 2000. Un genere che canta di amori, feste e problematiche adolescenziali, su basi dai ritmi energici e riff di chitarra. L’interesse per questo tipo di musica ha reso il famoso batterista dei Blink-182, Travis Barker, un collaboratore molto richiesto tra i nuovi artisti e ha spinto Avril Lavigne, cantante simbolo di questo genere, a rilasciare un nuovo album nel 2022 dopo nove anni di inattività musicale. Le ragioni dell’espansione di questo fenomeno che riguarda veterani ed emergenti sono da ricercarsi nella possibilità che offre ai giovani di aprirsi sulle tematiche dello stress, le ansie per un futuro che non è certo luminoso ed il lato più crudo dell’adolescenza.
La generazione Z ha sperimentato sin dalla tenera età gli effetti di Internet e dei social media e, secondo lo stereotipo più diffuso, è sempre alla ricerca dell’ultimo modello di smartphone. La realtà pare essere molto diversa da quella dell’immaginario comune: i dati riportati dall’Oregon University stimano infatti un incremento del 5,6% delle vendite delle macchine fotografiche analogiche entro il 2028. Questo perché i giovani preferiscono l’effetto vintage che deriva dalla bassa qualità di questi strumenti, piuttosto dell’’altissima risoluzione assicurata dai più recenti cellulari. Questo fenomeno ha avuto inizio nel 2020 quando sono state richieste dai ragazzi, con insistenza sempre maggiore, le Kodak usa e getta, mentre oggi i giovani prediligono le fotocamere compatte. Queste sono spesso ereditate dai genitori che le usavano per immortalare momenti dell’infanzia dei propri figli, oppure sono acquistate in negozi di seconda mano. L’interesse per i dispositivi elettronici dei primi anni di questo millennio continua con i vinili e i flip-smartphone. La vendita di album in vinile, secondo Billboard, ha registrato un aumento del 51,4% nel 2021 e non accenna a diminuire, anche se la maggior parte degli acquirenti non possiede un giradischi. Insomma questo ritorno è legato ad un fattore prevalentemente estetico, che però sta prendendo sempre più piede nell’industria musicale, tanto che i cantanti realizzano versioni digitali ed in vinile dei loro album.
I flip-smartphone,invece,sono una questione più complessa, che va oltre l’esteriorità. Ci si divide tra chi preferisce acquistare i flip-flop originali che sono più economici, ma hanno funzioni limitate rispetto ai flip-smartphone che varie compagnie di brand elettronici del calibro di Samsung e Xiaomi hanno realizzato cavalcando la grande richiesta di questi dispositivi sorta negli ultimi anni. Le ragioni per cui stanno tornando, oltre ad essere legate al richiamo sempre più accurato dell’estetica y2k, è da ricercarsi nella volontà di ridurre il tempo di utilizzo dei dispositivi elettronici.
La televisione che teneva i giovani incollati tra la fine degli anni 90 ed i primi anni 2000 trasmetteva programmi adolescenziali che sono stati recentemente riportati in vita dalla generazione Z. Si parla di “Gossip Girl”,”Friends”, “Gilmore Girls” o i film rom-com come “10 cose che odio di te”, “Mean Girls” e “Ragazze a Beverly Hills” che aiutano i ragazzi di oggi a “romanticizzare” la vita del passato romanzandola e farcendola di romanticismo, dando una visione a 360° dello stile, della musica e delle star che rappresentano al meglio quegli anni.
Alla fine questo ritorno che è stato in parte acclamato da tutti coloro che quell’epoca l’hanno vissuta davvero e, in parte, rifiutato da chi pensava di essersi finalmente liberato di tutti i trends che tanto detestava è dovuto alla nostalgia. Nostalgia di un periodo in cui si era meno connessi da cavi e più da sentimenti e relazioni vere, di un periodo di maggiore leggerezza rispetto ad oggi. Ed è proprio questo che ricercano gli adolescenti: leggerezza, speranza e freschezza. Per soddisfare questa loro ricerca si aggrappano al passato riportandolo indietro, anche se con qualche modifica. Varianti dovute al fatto che in quegli anni gli attuali teenagers stavano vivendo la loro infanzia e quindi hanno una visione migliore e forse poco veritiera di quelli che furono davvero i primi anni 2000…eppure chi lo sa, magari colori sgargianti, una colonna sonora ritmata e flash di vecchie macchine fotografiche sono proprio ciò di cui il mondo di oggi ha bisogno.
