Anche quest’anno Bookcity Milano estende il suo ramo letterario alla città di Cremona, portando una serie di incontri, presentazioni e eventi che a partire da lunedì 11 a domenica 17 novembre animeranno sale, biblioteche e centri culturali della città. L’iniziativa nasce a Milano nel 2012 come una manifestazione volta a promuovere l’arte del libro e della lettura, sostenendo la vita culturale e lo sviluppo, e oggi è arrivata fino alle principali province della regione.
“Non dovrebbe sorprendere che, negli anni, la crescita di BCM abbia raggiunto anche altre città fino a coinvolgere, alla sua tredicesima edizione, ben 5 province lombarde: Como, Cremona, Lodi, Monza e Pavia. Nel desiderio di innescare un meccanismo di suggestioni reciproche, lavoriamo per costruire una rete della cultura capace di incoraggiare le connessioni, che già esistono, tra queste città”, spiegano gli organizzatori di Bookcity Milano.
A Cremona l’evento è collegato al progetto Giovani in Centro (un piano del Comune per la rigenerazione del centro storico che passa attraverso a una strategia di sviluppo urbano sostenibile), in collaborazione con il PAF – Porte Aperte Festival e il Patto per la Lettura del Comune di Cremona.
Come lo scorso anno, questa seconda edizione vedrà protagonisti ospiti di rilievo e prestigio: tra questi Matteo Caccia, autore e conduttore radiofonico, che nell’evento inaugurale “Piccolo atlante di storie cremonesi” traccerà, insieme al pubblico, una mappa articolata delle storie di ciascuno che conduca a luoghi, abitudini, sentieri e sensi dell’abitare e vivere Cremona, una sorta di una cartina sentimentale della città. L’evento vuole rappresentare, come dichiara l’autore a L’Ora Buca, “un racconto che ha l’obiettivo di cercare di esprimere come le storie diano una doppia, delle volte una terza vita ai luoghi, regalando un valore che spesso volentieri quei luoghi non hanno: ciò lo si fa attraverso le storie delle persone. Cercheremo di scoprire una Cremona leggermente diversa proprio grazie al contributo delle persone presenti che ci racconteranno cosa è accaduto in alcuni luoghi della città che per loro sono diventati importanti”.
Ci sono differenze radicali o connotati particolari e ricorrenti nelle storie che hai ascoltato in base ai luoghi da cui provenivano? “Le storie appartengono ai luoghi o, meglio, le storie appartengono alle persone e queste vivono i luoghi. Quindi certamente una storia che è accaduta nel cuore della Sicilia negli Anni 40 non è la storia accaduta in Liguria due anni fa. Il fondo comune è che siamo esseri umani: ovunque si viva, si hanno quei bisogni essenziali…mangiare, dormire, amare, essere amati, avere un obiettivo nella vita…spero si possano raccogliere delle storie che dicano molto della città di Cremona”.
D’altronde, Matteo Caccia di storie ne ha già raccontate tante, animato sin dall’infanzia da una curiosità di fondo che ancora oggi lo induce a fare domande e raccogliere risposte. Negli ultimi tredici anni ne ha collezionate innumerevoli: storie scritte e raccontate dal vivo, a voce o per iscritto, dai podcast o dalla radio, elemento per lui imprescindibile nel suo lavoro; “Quando penso a quello che faccio penso alla radio, il resto che ci sta attorno è tutto un po’ un corollario: quello che faccio alla radio mi permette di fare delle cose al microfono o in podcast e, di conseguenza, mi permette di fare delle cose dal vivo”, confida infatti l’autore.
Mentre l’appuntamento con Caccia è alle 18.00 del 15 novembre, presso la Fondazione Città di Cremona, il giorno successivo al Museo Civico lo scrittore, giornalista e semiologo Stefano Bartezzaghi presenterà i suoi incontri racchiusi nel titolo M’appare il Mondo: il primo, il 16 novembre alle 11.30, in compagnia di Luigi Farrauto (esperto cartografo che disegna mappe, progetta segnaletiche, e sperimenta viaggi), poi alle 17 con Giovanni Diamanti (politologo e fondatore di YouTrend e Quorum, tracciatore e analista di mappe sociali), e infine il 17 novembre, Bartezzaghi sarà affiancato da Lina Bolzoni, critica letteraria e storica della letteratura.
Tra i vari nomi dei protagonisti degli eventi emergono anche quelli dell’economista Carlo Cottarelli, che presenterà il suo libro Dentro il Palazzo il 13 novembre alla Fondazione Città di Cremona, e quello di Eva Cantarella, che invece sarà ospite del liceo Manin per presentare il suo libro Contro Antigone.
Cremona si prepara così a diventare per una settimana un centro pulsante di cultura e riflessione, coinvolgendo non solo scrittori e critici letterari, ma anche il pubblico che desidera immergersi in nuove storie e scoprire le voci emergenti della letteratura italiana.