Alla fine, grazie anche alla clemenza della pioggia, “L’Italia chiamò”: questo il claim della serata del 7 giugno in cui su piazza della Pace ha sventolato il Tricolore della Repubblica, accompagnato prima dalla fanfara dei bersaglieri, poi dalle musica su cui si sono scatenati centinaia di giovani cremonesi. Artefice della serata “Ape? Sì”.
“È un movimento di persone nato durante la pandemia da una semplicissima telefonata in cui ci si raccontava la tristezza di stare in casa e la voglia di divertirsi e di fare festa tutti insieme”: questo è ‘Ape? Sì’, un progetto nato due anni e mezzo fa da due menti giovani, quella di Marco Boldori, 27enne laureando in architettura, e di Araken Makhlouf, 24 anni, accomunati dalla voglia di godere della musica, delle amicizie e della propria città e con “l’idea, dopo due anni in cui il Covid ci ha impedito di stare insieme, di fare un semplice aperitivo che poi si potesse trasformare in una festa”.
Se loro hanno messo la nave in mare, ora sono affiancati da un equipaggio di 12 “marinai” dai 18 ai 23 anni e da sempre più gente che sale a bordo per una serata di puro divertimento. Divertimento affiancato da una grande opera di sensibilizzazione, tramite iniziative proposte dagli sponsor di Ape?Sì, come quella dell’autoscuola Galli, con la distribuzione di etilometri con soglie 0 e 0,5 per neopatentati e patentati, per promuovere un divertimento sano e un consumo di alcol responsabile. Nell’organizzazione delle serate, lo staff pone attenzione anche verso l’ambiente; con l’utilizzo di un ID. Buzz elettrico, offerto da Bossoni Automobili, gli organizzatori possono raggiungere le piazze senza inquinare e, con l’abolizione dell’utilizzo delle cannucce per i drink e l’installazione di numerosi bidoni per favorire la raccolta differenziata, gli sprechi sono ridotti al minimo.
‘Ape? Sì’ è un movimento di ragazzi nato da poco, esempio vincente e in evoluzione di imprenditoria giovanile, ma le idee sono tante e i numeri del successo già non mancano. Le serate che si tengono oltre che nelle piazze di Cremona, da dove tutto è partito, anche nel circondario della città e nella zona della bassa bresciana, anche grazie alla collaborazione con associazioni, enti benefici e comuni, accolgono infatti dalle 1.200 alle 4.000 persone. Come spiegano i fondatori, “è l’idea di festa, l’idea di quello che vogliamo fare, i messaggi che noi lanciamo alla persone, che fanno sì che le persone stesse ci seguano”. È così il marchio stesso che attira, a cui sempre più giovani diventano fedeli, grazie al passaparola, ai social e al canale whatsapp, un mezzo informale per creare “amicizia” con il marchio.
Ulteriore testimonianza del successo di ‘Ape? Sì’ è stata la serata del 7 giugno: in Piazza della Pace, in collaborazione con il prefetto di Cremona, Corrado Conforto Galli, è stata organizzata una serata iniziata con l’Inno di Mameli della fanfara dei Bersaglieri e terminata a notte fonda con la “silent disco” rivolta ai giovani, un ideale proseguimento delle celebrazioni della Festa della Repubblica.
Nei prossimi mesi ‘Ape? Si’ si allontanerà dalle piazze cremonesi per tornarci solo da metà luglio. L’attesa varrà però la pena, perché il 30 agosto il parco delle Colonie Padane sarà animato da un mini-festival della durata di circa 8 ore, dalle 16 alle 2, che culminerà nella Holi Fest, la festa dei colori: il divertimento è assicurato.
Si ringrazia l’organizzazione di “Ape? Sì” per le immagini