16 Gennaio 2025
L’Aselli sale sul palco. Sipario aperto sul laboratorio di teatro
di MARAM DIEYE - Qualcuno la fa per passione, altri per curiosità oppure per sfidare la timidezza: anche per l'a.s. 24/25 il liceo Aselli propone il suo laboratorio di teatro. Oltre 20 i partecipanti al primo incontro...per togliere la maschera ed esprimere la loro personalità o per indossare nuove maschere e prendere in prestito le personalità dei personaggi interpretati.

Entusiasmo, partecipazione e…voglia di essere protagonisti: anche quest’anno si è aperto con slancio il laboratorio teatrale organizzato dal Liceo Scientifico “Aselli”, un progetto che da anni anima la vita scolastica dell’istituto grazie al sostegno del Bando LAIVin della Fondazione Cariplo, che intende promuovere le arti interpretative dal vivo all’interno delle scuole superiori. Lunedì 25 novembre, nella palestra dell’istituto, si è tenuto il primo incontro dell’anno con gli studenti che si sono riuniti per dare il via a un nuovo percorso di crescita personale e collettiva.



La locandina di presentazione 2024/25 del gruppo teatrale dell’Aselli

Coordinato dalle professoresse Simona Modesti, insegnante di italiano e latino, ed Elisa Di Gesaro, docente di italiano, latino, storia, geografia e arte , il laboratorio si pone vari obiettivi: “Vogliamo promuovere la partecipazione alla vita scolastica e la socializzazione attraverso il linguaggio teatrale”, spiega la professoressa Di Gesaro, “permettere agli studenti di dare voce alla loro dimensione più artistica, ma anche emozionale, usare la dimensione teatrale e laboratoriale per esprimere anche disagi, problematiche, insicurezze, tipiche di questa età, spesso aggravate dallo stress dell’impegno scolastico”. 

Obiettivi, quelli illustrati dalla docente, in cui si riconoscono molti dei ragazzi che hanno aderito al laboratorio. “Ho conosciuto nuove persone, mi trovo bene ed è rilassante”, ha raccontato a L’Ora Buca la studentessa di terza Alice Mattarozzi, mentre Alberto Bandera è un maturando ed è già veterano del laboratorio: ”Faccio parte del corso da più anni, il primo approccio è quello dell’imbarazzo ma poi ho trovato un ambiente che è accogliente e che in poco tempo ti fa sentire coinvolto e accettato”. È dello stesso parere Marta Cristofolini, ragazza anch’essa del quinto anno: “L’inizio del corso, quest’anno come gli altri anni, mi è sembrato positivo, penso infatti che sia utile per dare le basi di quello che facciamo a teatro grazie ad esercizi molto basilari riguardo il movimento nello spazio e al come regolare la propria voce”.

Imparando le nozioni fondamentali dello spettacolo, i ragazzi hanno sviluppato una preferenza tra le due maggiori correnti teatrali, che vede la tragedia come la più gettonata “Preferisco interpretare personaggi tristi ma anche scrivere di cose tristi”, spiega Alice,  ”Sono un po’ più da tragedia”, ammette Marta, “perché la commedia è ancora più difficile da rappresentare, bisogna essere in grado di trasmettere comicità, di far ridere, facendo leva su determinate formule”. ”Mi vedo tendenzialmente più da tragedia, perché nella tragedia si può anche inserire la commedia”, spiega invece Alberto.

Il laboratorio, che si terrà ogni lunedì per un totale di una ventina di incontri, sarà guidato da Fabrizio Caraffini e Donatella Bertelli di Teatro Itinerante. Negli ultimi tre anni, il Liceo ha sviluppato un progetto denominato  “Esci Dalla Bolla! Let’s Take Care”, che ha individuato come problema su cui riflettere l’atteggiamento indifferente e altezzoso dell’essere umano rispetto all’ambiente che lo circonda, con una particolare attenzione al mondo animale. La scelta di questo argomento-cardine si è tradotto nei due temi scelti negli anni precedenti: “Cuccioli” e “La cura”.

Il tema di quest’anno sarà invece “Animali Di Carta” che, a partire da testi letterari sul tema del rapporto uomo-animale, offrirà spunti creativi e profondi per esplorare la relazione tra umanità e natura attraverso una lente teatrale. 

Durante le sessioni, dunque, gli studenti lavoreranno insieme per scegliere il tema e il tipo di performance, dando vita a uno spettacolo che sarà il risultato del loro lavoro collettivo. Il progetto sarà proposto in contesti differenti come, ad esempio, il Museo di Storia Naturale, il Parco del Vecchio Passeggio e la Pagoda dei Giardini Giovanni Paolo II, per favorire la partecipazione e il protagonismo culturale di studenti e studentesse in sinergia con istituzioni, progetti, iniziative culturali e socio-culturali in essere. A questo fine si è attivata la collaborazione con il Circolo didattico Cremona 1, oltre a quella con il Circolo ARCI “C. Signorini”, con cui il progetto ha già avuto contatti positivi negli anni precedenti. 

La conclusione dell’iniziativa si presenterà in forma di varie letture espressive, micro-laboratori di scrittura creativa destinati a target differenti (adolescenti/adulti, bambini, pre-adolescenti) ed infine, come spiega meticolosamente la professoressa Di Gesaro, il laboratorio culminerà nella partecipazione dei ragazzi al festival LAIVin Action, organizzato dalla Fondazione Cariplo, che quest’anno si terrà a Casalmaggiore. È inoltre aperta la possibilità di allestire una rappresentazione cittadina presso il Teatro Monteverdi o, in alternativa, di esibirsi durante la tradizionale “Notte dell’Aselli” che ogni anno anima l’istituto.

“La nostra Alfonsina”, esibizione teatrale finale del laboratorio dell’anno scorso

La partecipazione gratuita al primo laboratorio ha già attirato una ventina di studenti, attratti dall’opportunità di sviluppare nuove competenze espressive, relazionali e artistiche. La maggior parte di loro ha già partecipato all’iniziativa negli anni scorsi. Ma cosa li induce gli studenti ad addentrarsi in questo progetto? “Ho avuto a che fare col teatro per parecchi anni in passato e in più mia madre faceva l’attrice, quindi ne ho subito l’influenza”, spiega Giacomo Stringhini, 17enne; “Io semplicemente ero interessata perchè è la prima volta che ne sentivo parlare” , ammette invece Marta, “Sono andata a vedere, mi son trovata bene e ci son rimasta”. 



Lo spettacolo teatrale messo in scena dai ragazzi il 7 marzo al teatro Gonzaga di Ostiano

Il mondo dello spettacolo può presentarsi per molti adolescenti anche come un modo per uscire dalla propria bolla, per fronteggiare il mondo esterno e combattere la propria timidezza, come affermano in coro i ragazzi: “La cosa che riesce a dare in più il teatro è la capacità di parlare in pubblico”, ”Ti insegna ad imparare a parlare, a controllare il tono di voce, il tuo corpo e come lo imposti nella gestualità. Questi mezzi tendenzialmente aiutano molto con la sicurezza di sé e anche col diventare più consapevoli di sè stessi” aggiungono infatti Giacomo e Alberto; analoga è la visione di Alice: “Mi aiuta a sfogarmi, a fare qualcosa dopo la scuola e a capire come gestire le emozioni e a parlare in pubblico”. Per alcuni il laboratorio può anche assumere un ruolo formativo, come per Marta: ”Secondo me il corso di teatro può aiutarmi con la creatività e l’ingegno nella risoluzione di problemi che possono sorgere all’improvviso, come per esempio l’incorrere in uno spazio diverso da quello che ci eravamo immaginati o la mancanza di qualcuno del gruppo durante la recita”.