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di CARLO ALBERTO CHIAVEGATO - Il modello è "di importazione", ma l'organizzazione è tutta cremonese e soprattutto è giovane: la prima edizione della Turás Cup è stata un successo sportivo e di partecipazione. Avvincente sul campo, ben organizzato fuori, il torneo (vinto dal Torriani) mira l'anno prossimo a crescere e a coinvolgere ancora più scuole.

C’è chi dice di credere allo sport scolastico e chi ci crede davvero, si rimbocca le maniche e organizza una grande competizione, sia sul campo che nella comunicazione che nell’organizzazione delle partite: questa è stata la prima edizione della Turas Cup che si è conclusa il 5 giugno sul campo della Società Sportiva DLF e che ha visto coinvolte, oltre alle due finaliste, anche Stanga e Manin. Sei gol, tante emozioni, ma un solo vincitore, il Torriani, che ha superato l’Aselli 4-2, al termine di una sfida intensa e combattuta, in cui il risultato è cambiato più volte, con l’Aselli in vantaggio di due reti, rimontato nel secondo tempo dal Torriani, che ha segnato quattro gol consecutivi quando tutto sembrava ormai deciso.



A fine partita, l’entusiasmo tra i giocatori del Torriani era alle stelle. “Al secondo gol che abbiamo preso – testimonia Martino Taino, terzino destro del Torriani – abbiamo perso un po’ le speranze. Non appena noi abbiamo fatto un gol, abbiamo pensato possibile il pareggio. Poi alla fine abbiamo rimontato”.

I giocatori del Torriani, vincitori della prima edizione della Turás Cup

A parlare è anche il d.s. della squadra del Torriani, Beppe Lena, visibilmente emozionato a bordo campo, al termine della partita. “I nostri ragazzi sapevano che era una partita difficile, con degli avversari piuttosto forti, e nonostante ciò si son fatti valere senza cadere in episodi poco gradevoli. Io invece mi sono fatto prendere un po’ dalla foga, ho cercato di avere dialogo con l’arbitro ma non c’è stato modo. Comunque mi posso ritenere del tutto soddisfatto della mia squadra”.


TURÁS CUP, LE INTERVISTE POST PARTITA

Nonostante la sconfitta, l’Aselli ha giocato una grande partita, soprattutto nella prima parte. “È stato un peccato perdere una partita che nel primo tempo stavamo comandando agilmente – racconta Mattia Corbari, centrocampista dell’Aselli – l’importante per noi era dare il massimo, ed è quello che abbiamo fatto”. Lo conferma anche l’allenatore della squadra, Giorgio Romagnoli, affermando che “è stata in generale una bellissima esperienza. Io son della filosofia che dare la colpa all’arbitro non serve a nulla anche se oggi ha inciso, e lo sappiamo. L’importante è che ci ripresenteremo l’anno prossimo più forti e soprattutto con più fame di vittoria”.

Si conclude così un percorso molto lungo di organizzazione per i fondatori della Turas Cup che da mesi progettavano il torneo. La prima edizione si è articolata in cinque appuntamenti e diverse partite con un pubblico che è arrivato a 200-300 persone. Tutti, ovviamente, pronti a tifare per la squadra della propria scuola. Infatti non sono mancati i fumogeni, i cori, gli striscioni tipici di ogni partita di calcio – in particolare dai tifosi del Torriani – che hanno reso l’atmosfera ancora più coinvolgente facendo percepire l’importanza della vittoria della coppa.

Vittoria che è risultata fondamentale per i ragazzi del Torriani per poter accedere alle fasi successive della competizione, organizzate in collaborazione con European Students League di Torino, il torneo modello che ha dato il via alla creazione degli altri in varie città italiane come Cremona, Modena, Brescia e Monza.


TURÁS CUP, IL BILANCIO DEGLI ORGANIZZATORI

I giocatori del Torriani alla semifinale a Modena

“L’idea è nata vedendo progetti simili in altre città e abbiamo pensato fosse interessante proporlo anche qua a Cremona: da noi hanno aderito quattro squadre e ci siamo divertiti molto”, ha raccontato Riccardo Arrigoni, uno dei due fondatori del progetto.

Ma il torneo non vuole limitarsi al campo: è un’esperienza pensata per coinvolgere ogni tipo di talento. “Questo torneo non vuole essere solo un torneo tra le scuole – continua Arrigonibensì una possibilità di mettersi in gioco per tutti, a partire da un ragazzo a cui piace fare le foto e dunque può fare il fotografo, uno che apprezza fare telecronaca e diretta twich ad uno che è desideroso di fare l’arbitro. Siamo aperti a tutte le idee che i ragazzi ci portano e siamo contenti di accoglierle in un’organizzazione che è plasmata da loro”.

“L’anno prossimo siamo già pronti per ripartire”, afferma Tommaso Archetti “Adesso ci sarà la semifinale tra la squadra vincente a Cremona e quella di Modena il 12 giugno, e poi a settembre saremo pronti per ricominciare aggiungendo molte novità e soprattutto molte più squadre”.

Lo scontro del 12 giugno a Modena per il Torriani, per quanto l’abbia riportato a casa con un risultato di 3-2 per l’IIS Corni di Modena, ha comunque entusiasmato la squadra di Cremona che è tornata sapendo di aver dato tutto, ma soprattutto carica per tornare l’anno prossimo e vincere.