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di MICHELE IONDINI - Una maratona lunga un fine settimana, in un vortice di partite, musica, cibo, amicizia e soprattutto solidarietà. Con il calcio sullo sfondo, a Grumello va in scena il 21 e 22 giugno l'edizione '25 del Memorial Emiliana Brambilla: tanti giovani in campo con il fine benefico di aiutare Medea.

L’Ora Buca è un giornale di ragazzi e in quanto tale non può esimersi dal dare spazio a iniziative degne di nota da parte di nostri coetanei. Quella che vi raccontiamo oggi è davvero nobile e merita di essere raccontata attraverso la voce di uno dei suoi protagonisti. Pietro Nolli è uno degli ideatori e organizzatori del Memorial Emiliana Brambilla, un torneo di calcio a 5 arrivato alla sua terza edizione: «È organizzato da me e dalle mie sorelle, ma con l’aiuto di tutta la famiglia. L’idea è nata a seguito di una grave perdita che abbiamo subito: quella di nostra mamma Emiliana, che se n’è andata prematuramente a causa di una brutta malattia. Abbiamo deciso di impegnarci per sensibilizzare verso questo tema e sponsorizzare la ricerca contro il cancro».



Il divertimento e la competizione sportiva, quindi, sono una parte importante dell’iniziativa, ma non il suo scopo principale: «I proventi del torneo vanno in beneficenza a Medea, un’organizzazione no-profit che sostiene i malati oncologici negli ospedali di Cremona e Oglio Po. Una percentuale va anche alla parrocchia di Grumello, che ospita le partite». Il calcio non è solo un gioco, come molti suoi detrattori pensano, ma un catalizzatore in grado di unire le persone, il mezzo perfetto per raggiungere un grande pubblico.

Le coppe in palio per i vincitori del torneo

Il torneo, che si svolgerà il 21 e 22 giugno è infatti innovativo e originale nel regolamento, che ricorda in parte la viralissima Kings League di Gerard Pique: «Le squadre vengono divise in 4 gironi da 5 ciascuno, per un totale di 20. La prima classificata passa alla fase finale della domenica pomeriggio, mentre alla mattina si sfideranno le seconde e le terze nei play-in. Le vincenti dei play-in incontreranno le squadre già qualificate nei quarti di finale». Diverse altre sono le regole adattate per rendere lo spettacolo più avvincente, come ad esempio il retropassaggio al portiere: vietato riceverlo con le mani, esattamente come nel calcio a 11. Le rimesse con i piedi, invece, sono tipiche del Futsal. Interessante anche l’espulsione a tempo di due minuti. Nei preliminari si gioca un singolo tempo da 20 minuti, mentre dai play-in in poi sono due da 15. Fischio d’inizio della prima sfida alle 10 e poi via fino alle 21 sui due campi allestiti in Piazza Da Vinci 7 a Grumello, in mezzo a musica, cibo e stand.

L’edizione 2024 è stata quella che ha maggiormente contribuito a far conoscere il progetto e gli effetti positivi dei risultati ottenuti si riflettono in quella di quest’anno: «La scorsa edizione è stata quella che ci ha lanciato. L’hanno vinta i ragazzi di GM Costruzioni. Quest’anno difenderanno il titolo e si sono ulteriormente rafforzati, ma l’aumento del montepremi ha fatto sì che tante altre compagini molto forti si siano iscritte. Secondo me saranno in 7-8 a giocarsi la vittoria finale e per loro sarà molto dura».

Così come molto dura è stata per il team di Pietro nei mesi precedenti al via del torneo: «Le difficoltà lungo il percorso sono state parecchie. Basta pensare che abbiamo iniziato a febbraio. Siamo studenti, impegnati con gli esami universitari e nel volontariato per Medea. Le tempistiche sono state complesse da gestire. Ma ne vale la pena: il bene che scaturisce dal nostro lavoro verso il prossimo è ciò che ci spinge. L’anno scorso siamo riusciti a fare una grossa donazione e ci si sente davvero bene a contribuire in maniera così importante ad una bella causa, al benessere di persone che si trovano in difficoltà. Un’altra cosa bella è la solidarietà che si è creata tra tutti noi organizzatori. Quest’anno siamo in 60 ragazzi, senza l’aiuto di tutti non sarebbe possibile fare nulla».

Nel corso della passata edizione, sono stati raccolti ben 9.000 euro, due terzi dei quali donati a Medea e la restante parte all’oratorio di Grumello. I traguardi raggiunti sono quindi già impressionanti, ma Pietro afferma che non c’è alcuna intenzione di dormire sugli allori: «Gli obiettivi per il futuro sono ampliare il più possibile il pubblico raggiunto, dal bambino al pensionato, per sensibilizzare il più possibile sulla ricerca contro il cancro. Teniamo le braccia aperte a qualunque appassionato di calcio che voglia semplicemente divertirsi, ma c’è sempre da tenere conto del vero scopo della giornata».