
“Pianta le idee, coltiva il futuro” è il motto scelto da uno dei quattro gruppi di lavoro che hanno partecipato all’Hackathon 2025, un’iniziativa promossa dall’Hub della Conoscenza diretto dal Prorettore del Politecnico di Milano Giuliano Noci. L’obiettivo? Coinvolgere giovani studenti nella stesura di proposte concrete per migliorare la vita dei loro coetanei in diversi ambiti: Mobilità & Infrastrutture, Relazioni Sociali, Scuola e Lavoro, Ambiente.

L’evento si è svolto il 12 e 13 aprile 2025 presso l’eco-ostello Interflumina di Casalmaggiore, scelto per la sua posizione centrale tra le province coinvolte: Cremona, Brescia e Mantova. Due giorni di lavoro intenso, intervallati da momenti di svago, tra cui il concerto serale di una band locale. Tra l’altro, ad aiutare gli studenti sono intervenuti dei mentori per guidare il processo di elaborazione e progettazione delle diverse proposte: Nicola Padovani (Illustratore e Creator Director) per l’asse Relazioni Sociali, Massimo Bosini (Docente di Informatica) per Mobilità e Infrastrutture, Patrizio Pavesi (professore e direttore de “L’Ora Buca”) su Lavoro e Scuola, mentre Daniele Daturi, a.d. dell’agenzia per il lavoro Al Centro si è occupato di Ambiente.


Ma perché proprio queste tre province? L’evento mirava a creare un “Patto di sviluppo sostenibile della Lombardia Orientale”, con progetti e proposte alle istituzioni dai giovani per i giovani affinché il territorio rimanga attrattivo nel futuro. Idee che hanno già fatto almeno un passo verso l’attuazione, visto che il 21 maggio sono state presentate al Teatro Grande di Brescia davanti ad un gruppo di imprenditori e amministratori locali che hanno avuto modo di commentare le proposte dei ragazzi nelle due fasi dell’evento “La prospettiva delle imprese” e “La prospettiva della Pubblica Amministrazione”. Tra il pubblico anche più di 600 studenti da alcune scuole della Provincia di Brescia.

L’evento condotto da Nunzia Vallini, direttrice del Giornale di Brescia, ha visto la partecipazione di numerose figure istituzionali e rappresentanti del mondo economico e accademico del territorio. Tra gli interventi di rilievo, quello del Rettore dell’Università di Brescia, Francesco Castelli, e dell’Assessore regionale alle politiche ambientali, Giorgio Maione, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra enti locali, istituzioni accademiche e imprese per affrontare le sfide ambientali e sociali del futuro.

Hanno inoltre preso parte all’incontro: Silvia Mangiavini, Vice Presidente di Confindustria Brescia, Pierluigi Cordua, Presidente di Confapi Lombardia e Brescia, Roberto Saccone, Presidente della Camera di Commercio di Brescia, Alberto Cavagnini, Amministratore del Gruppo Cavagnini, Carlo Bottani, Presidente della Provincia di Mantova, Roberto Mariani, Presidente della Provincia di Cremona, Emanuele Moraschini, Presidente della Provincia di Brescia e Claudia Covri, Dirigente Scolastico del “Don Milani”.

Accanto all’intervento delle figure istituzionali, l’evento ha posto al centro dell’attenzione l’esposizione delle proposte da parte dei quattro gruppi di lavoro, formati dai 35 ragazzi che han partecipato all’Hackathon, presentate da altrettanti portavoce: per l’Asse Mobilità & Infrastrutture Carlo Alberto Chiavegato (Liceo Aselli di Cremona), invece per l’Asse Relazioni Sociali Marco Pirola (Istituto Sanfelice di Viadana, Mantova), in merito all’Asse Lavoro & Scuola Irene Schena (Istituto Cossali di Orzinuovi) e infine per l’Asse Ambiente Gabriele Gregorini (ITIS Castelli). A presentare i lavori dei gruppi e a fare un resoconto generale della due giorni di Casalmaggiore lo studente Luca Gervasio.
In sintesi i ragazzi hanno chiesto una maggiore attenzione alla sicurezza sui mezzi pubblici, che dovrebbero essere dotati di un sistema di tracciabilità pubblica disponibile a tutti, ma soprattutto la disponibilità di autobus e treni anche in orari pomeridiani evidenziando che “i giovani non sono solo casa-scuola ma praticano anche sport ed hanno passioni, degli amici e una vita sociale“.
In merito alla questione della vita sociale, è stata evidenziata “l’importanza di creare spazi di aggregazione giovanili che servano a creare rete, ma anche luoghi di incontro tra il mondo della scuola, dell’impresa e della pubblica amministrazione” concludendo l’interesse nel rivitalizzare anche le tradizioni dei paesi come le sagre rendendo i giovani molto più partecipi.
Sulla connessione tra scuola e lavoro, i ragazzi hanno auspicato “una vera e propria riforma totale dell’educazione civica” affinché assuma un ruolo di maggiore importanza all’interno degli istituti e non passi inosservata, aggiungendo la richiesta di un maggiore attenzione tramite lo sportello psicologico, presente ma da potenziare, e di un miglioramento sostanziale del modo di fare orientamento.


Infine, per quanto riguarda i temi ambientali, è stata evidenziatala necessità di una maggiore sensibilità da parte di tutti i giovani, concentrandosi sulla transizione energetica e una migliore gestione delle risorse idriche, mentre “vanno sostenute le aziende locali e la distribuzione dei loro prodotti sul territorio”.
L’evento si è concluso con un messaggio forte: “È importante coinvolgere i giovani non perché sono giovani, ma per le qualità che hanno”, ha detto Roberto Mariani, presidente della Provincia di Cremona, a cui ha fatto eco il suo omologo mantovano Carlo Bottani: “Il vostro futuro inizia qui. E se non vi ascoltano, usate il campanello”.